L’assessore all’agricoltura Serena Frediani ha inviato una lettera al neo vicepresidente e assessore all’agricoltura e allo sviluppo rurale della Regione Toscana, Stefania Saccardi per chiedere l’attenzione e la collaborazione dell’ente regionale su alcune problematiche che riguardano il settore agricolo e, in particolare, l’aumento della presenza di ungulati e la necessità di sostenere le filiere territoriali.

Nella missiva si evidenzia il problema dell’incremento dei cinghiali sul territorio che – scrive l’assessore Frediani – “oltre a minacciare pesantemente le coltivazioni agricole addirittura arrivano fino alle abitazioni delle frazioni più popolose, attraversando arterie frequentate e creando rischi per la sicurezza dei cittadini. A questi si aggiungono popolazioni crescenti di piccioni che creano a loro volta pesanti danni. E’ fondamentale che la nuova Giunta Regionale, vista anche la disponibilità dall’Amministrazione Provinciale che ha attivato specifici tavoli di lavoro, garantisca una miglior sinergia fra gli enti coinvolti al fine di porre in essere con urgenza interventi per garantire il contenimento delle popolazioni di cinghiali ed altri animali che recano danni gravi alla popolazione e al territorio, oltre a prevedere adeguati ristori alle attività e agli hobbisti che subiscono danni economici in questa situazione particolarmente delicata per la micro economia del territorio”.

Serena Frediani

Per quanto riguarda le filiere territoriali Frediani chiede una riflessione congiunta con la Regione insieme alle associazioni di categoria agricole, al fine di potenziare e per certi versi rigenerare le filiere territoriali delle produzioni strettamente legate ai territori, e particolarmente quella del latte che si presenta ‘debole’ non solo nell’area lucchese, ma anche regionale, sostenendo investimenti in tal senso in un’ottica di sviluppo di reti ed opportunità agricole locali.

“La recente vicenda della Latteria San Ginese, che ha smesso di raccogliere latte dai produttori locali, acquistando interamente materie prime non toscane – sostiene Frediani- ci pone di fronte a nuove sfide per potenziare e in certe aree rigenerare una filiera produttiva non solo locale, ma regionale che è oggi debole di fronte alle richieste del mercato”.

Secondo l’assessore capannorese all’agricoltura è quindi importante che la Regione giochi un ruolo da protagonista per sostenere filiere esistenti anche locali e rigenerare con finanziamenti per nuove startup, filiere “deboli” al fine di contrastare il crescente abbandono delle campagne ed il dissolversi di quei valori di presidio e salvaguardia del territorio che sono un valore imprescindibile della cultura della regione.


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